“Fascetta” così ho deciso di soprannominarla, visto il numero indefinito di fascette che la tengono insieme.
Un Tenere xt 660Z del 2009 con all’ attivo 25.000 km all’ acquisto, pagata 3700€ ad un privato di Firenze agli inizi di febbraio.
Non è la moto alla quale mi ero indirizzato fin dall’inizio, non l avevo neanche presa in considerazione dato che ero intenzionato ad acquistare (cosa che poi ho fatto..) un Transalp 600 che avrei pagato immensamente meno e che amavo per estetica e la storia. E infatti lo comprai , andai a prenderla pure a Torino da un privato, noleggiai un furgone, pedaggi benzina ecc insomma una frana di vaini!!.. ma stolto ed ignaro che la transalp 600 avesse 0.7 kw idi potenza in più rispetto a quelli consentiti dalla mia patente A2…che svista! eppure erano mesi, se non quasi un anno, che leggevo e studiavo di tutto su quella moto..lezione presa.
Fortunatamente mio padre in quel periodo , dopo aver cambiato lavoro e molte altre cose, decise di tornare su due ruote dopo un’astinenza di ben 28 anni e messa da parte la sua brama di un bmw f 800 decise di comprarMI la Transalp( che avevo pagato con tutti i miei risparmi, circa 3000 euro) dandomi così un enorme aiuto e sostegno.
Un mese dopo entravo in possesso del Tenere. Moto a dir poco fantastica, che con poche modifiche è presto diventato un gioiellino.
Devo ammettere che di estetica inizialmente non mi piaceva affatto, era più “accontentati, questa la puoi guidare tanto devi viaggiarci” ma col tempo e qualche modifica è migliorata tanto.
E’ una moto molto alta e massiccia (185 kg a secco) e si fa presto a confonderla con una moto da raid!
È una moto che sa di avventura, frontiere e deserti ma ha anche molti punti deboli che col tempo e con l aiuto dei vari forum ho scoperto e risolto.
ECCO COME LA HO PREPARATA
Decisi di acquistare la moto per il mio viaggio con circa un anno di anticipo, così da non precludermi la possibilità di provarla a dovere e studiare bene i suoi punti deboli. prima di acquistarla sapevo molto poco di lei, ma al momento è l’unica moto dual seria che la patente A2 permette di guidare.
e dopo…
ci sono svariate filosofie di viaggio e altrettante riguardo alla preparazioni della propria moto; c’è chi preferisce munirsi solo delle migliori attrezzature, chi al contrario non gli importa la marca o la qualità in se e per se dei propri accessori ma preferisce risparmiare e magari cambiarle via via, altri invece preferiscono chiedere sponsorizzazioni e risparmiare molti soldi e ottenere buone forniture; io decisi di non chiedere sponsorizzazioni di alcun tipo fin dall’inizio ma di acquistare con i miei soldi tutto il necessario o meglio ciò che potevo permettermi e vien da solo che non ho scelto solo le attrezzature migliori; molte cose me le sono fatte da solo o tramite fabbri o artigiani che mi hanno voluto dare una mano. Molti accessori non provengono da case blasonate o le più facili da reperire, e altrettanti accessori sono stati adattati/ saldati/fascettati/legati e chi più ne ha più ne metta, alla moto..
detto ciò le principali modifiche che ho apportato alla mia moto sono state diverse e in continua evoluzione; la moto alla partenza sarà attrezzata così:
PARTE CICLISTICA
- Sospensioni anteriori e molla posteriore Progressive, marca Hyperpro: prima modifica apportata alla moto in quanto un suo punto molto debole sono proprio le sospensioni, troppo morbide, andavano a pacco quasi subito e non concedevano la giusta stabilità a pieno carico. Gli articoli li pagai circa 220 euro più altri 150 euro di manodopera per l’istallazione. modifica super consigliata.
- Corona Supersprox, catena DID vk e pignone JT; trittico molto buono pagato circa 200 euro. Decisi di non risparmiare su questi articoli dato che mi sarebbero durati molto tempo e ne avrebbe giovato tutta la moto e anhe il mio viaggio (la catena la tiro meno spesso, la lubrifico meno spesso ecc e risparmio così anche soldi). Il pignone che monto é da 14 denti ma al prossimo cambio metterò di nuovo quello da 15, mi consuma un filo meno e in autostrada si soffre meno.
- scarico aperto Exan EXhaust, pagato 300 euro. uno scarico molto bello e leggero che mi permise di levare quelli originali che oltre ad essere davvero brutti pesavano circa 6 chili e occupavano troppo spazio, spazio che ora appunto utilizzo in altro modo.. con l’iscrizione al Tenere club italia riuscì ad inserirmi in un gruppo di acquisto che mi avrebbe garantito uno sconto importante su questo articolo e anche una sua personalizzazione.
- filtro Aria DNA rigenerabile, pagato circa 60 euro,.E’ sicuramente, insieme a quelli di altre marche, il miglior compromesso per il vostro viaggio. Un filtro aria lavabile ti permette una manutenzione più semplice ed economica, oltre ad un notevole incremento di flusso d’aria. Si lavano ogni 25.000 km in condizioni urbane, utilizzando gli appositi detergenti e lubrificanti.
- Tubi freno in treccia metallica stahlfelx, pagati circa 180 euro sia per Anteriore che posteriore sono un’evoluzione dei tubi freno canonici(sempre meno per fortuna), e migliorano di molto la frenata e il funzionamento generale di tutto l impianto frenante.. e sono belli da vedere; sono assicurati come indistruttibili e non si surriscaldano come invece facevano quelli originali, cosa che portava le leve a “pinzare a vuoto” all’improvviso. Successe la prima volta il giorno e dopo li avevo già comprati… Molto consigliati.
- Disco freno posteriore breaking Wave, pagato 100 euro su ebay. Decisi di cambiarlo in quanto dopo una leggera caduta il disco originale si era graffiato e quei piccoli solchi avevano iniziato ad ossidarsi. La modifica é semplicissima e si può fare da soli. La marca breaking produce impianti frenati di ottima qualità e i suoi dischi wave sono agli apici delle performance, non si graffiano, non si surriscaldano e garantiscono una frenata sempre più pronta. Sullo sterrato vanno benone, meno sul bagnato. Molto consigliati.
- Manubrio Rtech da 28 mm. Pagato 90 euro a sconto. Modifica abbastanza comune su moto da enduro/lunghe percorrenze. Questo manubrio nello specifico lo sconsiglierei a posteriori per i lunghi viaggi (ne ho esperienza sulla mia moto), perché tropo rigido è senza traversing le vibrazioni non vengono smorzate a dovere anche se meglio del manubrio originale. Garantisce una resistenza maggiore alla piegatura e..è bello da vedere. Con dei raiser della domino poi lo ho rialzato di 2 cm per avere una posizione di guida più comoda sia da seduto che in piedi sui tratti sterrati.
PROTEZIONI
Con l avvento e il ritorno in auge delle maxienduro dual lo sterrato e qualche fuoristrada sono sempre più alla portata di tutti, e non é scontato uscirne senza qualche graffio, tanto meno anche sull’asfalto dove un piccolo incidente, anche da fermo, può provocare centinaia di euro di danni .. Di protezioni ne esistono svariati tipi, di altrettante Marche e prezzi; si va dai para coppa, ai crash bar fino alle protezioni del telaio contro i graffi a quella delle vaschette del liquido freno, ognuna ha il suo scopo e il suo prezzo. Tra le prime cose che acquistai ci fu proprio un crash bar, dato che non essendo ancora pratico sulla moto, ai tempi, non volevo distruggerla al primo inevitabile schianto.. In Sardegna devo dire che mi ha salvato letteralmente la moto!
Ad oggi per la partenza la moto sarà equipaggiata con:
- Crash bar HEED, marca polacca molto rinomata per a sua qualità (produce per bmw), e per il servizio super veloce. Veramente ben costruito, ferro di ottima quaità e circa 2 mm più spesso rispetto a quelli givi, heavyduties ecc.. Pagato 150 euro su ebay ad oggi lo consiglio vivamente, facile da montare (ha 4 punti di aggancio per lato) e bello da vedere. Il crash bar oltre a proteggere da eventuali cadute le parti più fragili della nostra moto, permette, per lunghi viaggi, di attaccarci praticamente di tutto, come borse morbide o faretti. io vi aggancio anche il tubo porta attrezzi della TOOLTUBE e le leve smonta gomme da 340mm.
- Paracoppa Givi in alluminio, pagato circa 90 euro a sconto. Fa il suo lavoro ed è facile da montare. Molto consigliato se si prevedono sterrati impegnativi o anche solo per motivi estetici. Sinceramente non credo ne avrò mai un vero bisogno, ma ho pensato che in viaggio non mi sarei precluso niente… offre inoltre alcuni comodi agganci per legarci un portaoggetti come nel mio caso.
- protezione fanale anteriore in Plexiglass antigraffio. la mia moto è dotata di un faro anteriore piuttosto voluminoso e estremamente costoso, dato che venduto in “blocco”, e prima di dovermi trovare con il fanale bucato in viaggio ho deciso di spendere circa 50 euro in questa protezione che si attacca al faro mediante particolari adesivi di Velcro. A differenza dei para faro in alluminio a griglia che se si sporca il faro bisogna smontarli per pulirlo, questo si stacca e attacca come un pezzo di lego… con la stessa finalità mi sono prodotto con un pezzo di plexiglass trovato in casa due protezioni anche per i faretti a led (orribili lo so,ma funzionali).
- staffe per rialzo parafango anteriore, modifica da 4 euro molto consigliata anche se inizialmente nel mio viaggio non avrà una degna utilità. Evita che il fango possa alla lunga blocchi la ruota anteriore contro il parafango.
ACCESSORI VARI
ARCHIMEDE BIKES
- Modifica valigie heavyduties per trasporto tanica. Il serbatoio della mia moto ha ben 23 litri di capienza e permette percorrenze piuttosto lunghe, tuttavia una tanica da 2,5 litri permette di potersi portare una piccola scorta di benzina che a piacimento può servire anche per il fornellino. La modifica mi è costata 25 euro a valigia ed è stata fatta da Archimede bikes, un artigiano fiorentino molto bravo e appassionato di motociclette; si è dimostrato molto disponibile ad aiutarmi e le valigie le abbiamo fatte insieme quindi ho potuto anche apportare modifiche e fare esattamente quello che volevo io. Inoltre grazie ai numerosi macchinari di cui dispone nella sua bottega riesce a produrre davvero di tutto, da spoiler anti vento di ottima qualità (vetro antigraffio serio),a supporti per gopro davvero ben fatti (ricavati dal pieno).
- supporto Bottiglia MSR per fornellino multicombustibile, ricavata avvitando al telaio delle valigie laterali un porta borraccia da bicicletta pagata 5 euro. La bomboletta spesso puzzerà di benzina o ne sarà bagnata, cosa che può farti andare a a pulire tutti i vestiti o tessuti che ci entrano in contatto in maniera quasi istantanea. tenendola qui posso averla comunque sempre sotto mano e lontana da tessuti o vestiti.
- Prese 12 V e doppia USB, acquistate su internet ad un prezzo irrisorio e montate all’interno di due pannelli frontali che ho appositamente forato. Le prese sono poi state cablate con i circuito diretto della batteria e messo sotto chiave, con fusibile. Purtroppo non sono impermeabili al 100% e potranno essere usate solo se non piove. Modifica fondamentale se si pensa di viaggiare con diversi dispositivi elettronici che necessitano di carica costante (telefoni, GPS, Telecamere, Power Pack ecc).
- Sella imbottita, foderata e personalizzata con tre planisferi e il nome del mio progetto. Il lavoro è stato eseguito da BF tappezzerie, a Firenze; due giovani appassionati di moto d epoca e cafe racer che producono selle e rivestimenti di qualità eccellente. il lavoro mi è costato 200 euro, molto meno di una sella acquistata su internet da case rinomate, e molto più prestante e bella. senza personalizzazioni mi sarebbe costata ancora meno. La sella originale della mia Tenere 660 z era davvero scomoda e costringeva a molte più soste, oltre ad inzupparsi di pioggia dopo poco. Con questa modifica la mia resistenza è raddoppiata, e il confort generale di viaggio ne ha giovato molto.
- Voltometro, modifica da pochi euro che permette di tenere sotto controllo il voltaggio della batteria. Comodo quando si attaccano più dispositivi a caricare e non si vuole fottere la batteria dopo un mese.